Sono Bice Perrini, artista di Bari, da sempre appassionata di colori. Trasferendo la mia arte nell’alimentazione, ho coniato il termine ‘Coloribo’ (che è l’abbreviazione di ‘colore e cibo’), un tentativo di esortare la gente a dipingere con il cibo naturale creando una sorta di dieta mediterranea a colori.
Infatti, preparando ricette creative e colorate, ho dato origine alle Salse Coloribo, – colori naturali da mangiare fatti di frutta e verdura di stagione – che in realtà trasferiscono la mia energia artistica a tavola.
Ed è mangiando con gli occhi che si possono sentire le vibrazioni del colore della natura, che da artista ho voluto reinventare.
Per questo, riprendendo la ricetta tradizionale della salsa di pomodoro – appuntamento annuale delle famiglie pugliesi che inebriavano le strade di profumo di pomodoro bollito – , utilizzando aromi mediterranei (menta, salvia, finocchietto), verdure o frutta di stagione, aggiungendo il nostro olio extravergine d’oliva e le mandorle, che sono degli addensanti naturali, ho creato dei COLORI da mangiare, le salse Coloribo, che si usano con il pennello, come se fossero dei veri colori.
“Dall’Orto all’Arte”, ripetendo lo stesso gesto che fa il contadino e l’artista con il suo strumento : la zappa e il pennello, portando in tavola i prodotti dell’orto e trasformando la tela in un pezzo di pane.
Vorrei aggiungere che Coloribo è Multisensorialità. Infatti, secondo la mia teoria, Coloribo stimola i cinqu
sensi contribuendo a dare maggiore sapore ai piatti che prepariamo quotidianamente: la vista (attraverso la combinazione dei colori degli ingredienti che scegliamo), l’olfatto (attraverso l’uso degli aromi), il tatto (attraverso il gesto di mangiare con le mani), il gusto (attraverso la combinazione di cibi e bevande naturali) e l’udito (attraverso la musica classica).
Inoltre, Coloribo è Arte ed Eventi Multisensoriali caratterizzati dal colore e dalla creatività dei menù proposti. Tutta la mia teoria di alimentazione cromatica e multisensoriale è descritta nel mio libro, per lasciare una traccia di continuità artistico-antropologica sull’idea di cibo come rito e benessere psico-fisico.
Grazie per la vostra attenzione,
Bice Perrini